Perché nelle persone che soffrono di diabete la cistite è così frequente, e cosa fare per contrastarla?
Il diabete è un importante fattore di rischio per la cistite: aumenta infatti di ben tre volte la probabilità di sviluppare quest’infezione urinaria. Le persone diabetiche, inoltre, hanno spesso cistiti più severe e sono maggiormente soggette a sviluppare pielonefrite (infezione dei reni, che può, raramente, comparire a seguito di una cistite).
Il risultato è che le infezioni urinarie incidono pesantemente sulla qualità di vita dei diabetici, oltre a rappresentare una causa primaria di ricovero ospedaliero e di consumo di antibiotici, con conseguente sviluppo di antibiotico-resistenza.
Ma perché nelle persone che soffrono di diabete la cistite è un problema così frequente e serio?
Diabete e cistite, perché?
Diabete e difese immunitarie
Il diabete è una malattia metabolica che insorge quando i livelli di zuccheri nel sangue (glicemia) aumentano eccessivamente. Questo può avvenire perché il corpo non produce abbastanza insulina (diabete di tipo 1) oppure perché non risponde all’insulina presente (diabete di tipo 2, quello di gran lunga più comune).
In entrambi i casi, con il passare degli anni il diabete danneggia l’intero organismo. Le complicanze più comuni sono retinopatia, che può portare a perdere la vista, nefropatia (i reni non riescono a eliminare adeguatamente le scorie e il corpo si intossica), neuropatia (danni ai nervi che causano perdita di sensibilità, crampi e ferite che non guariscono). I pazienti diabetici hanno inoltre un rischio elevato di sviluppare malattie cardiovascolari come infarto e ictus.
In aggiunta a tutto questo, una problematica particolare nelle persone con diabete è il malfunzionamento delle difese immunitarie. Sia l’iperglicemia (quando lo zucchero è in concentrazioni troppo alte nel sangue, mentre all’interno delle cellule è carente) che gli elevati livelli di insulina (tipici del diabete di tipo 2, ma anche di tutti gli stati di insulino-resistenza e pre-diabete) hanno infatti un forte impatto sul sistema immunitario. I neutrofili, che rappresentano la nostra prima linea di difesa, faticano a uccidere i germi, il che compromette l’immunità innata o aspecifica; il numero di linfociti si riduce e gli anticorpi diventano difettosi, con conseguenti problemi anche nell’immunità acquisita.
Tutto questo si traduce in una ridotta capacità di combattere virus, batteri e funghi e in una maggiore suscettibilità alle infezioni in generale, e a quelle urinarie in particolare.
In caso di diabete il rischio di sviluppare cistite aumenta anche per altre ragioni che riguardano più direttamente il sistema urinario.
Glicosuria
Quando la glicemia è troppo elevata, il corpo cerca di liberarsi dagli zuccheri in eccesso eliminandoli tramite le urine. La concentrazione urinaria di glucosio (glicosuria) quindi aumenta, e questo costituisce un terreno ottimale per la replicazione batterica.
Modificazioni dell’urotelio
Gli zuccheri in eccesso presenti nell’organismo diabetico “si attaccano” ad altre molecole formando i cosiddetti prodotti di glicazione avanzata, di cui un esempio è l’emoglobina glicata. Queste sostanze sono molto dannose, e il loro accumulo nei diversi tessuti è considerato una delle cause delle complicanze del diabete.
Gli studi scientifici mostrano che i prodotti di glicazione avanzata si depositano anche sulla mucosa che ricopre la vescica (urotelio), e che i batteri patogeni come Escherichia coli vi si riescono a legare. Questo significa che la vescica di una persona diabetica offre ai batteri maggiori possibilità di adesione, il che moltiplica la probabilità di infezione.
Farmaci anti-diabetici
Un ulteriore fattore di rischio è rappresentato dalle gliflozine, un nuovo gruppo di farmaci anti-diabetici. Questi medicinali agiscono favorendo l’eliminazione urinaria del glucosio in eccesso: in questo modo abbassano la glicemia, ma aumentano la concentrazione di zucchero nelle urine. I pazienti che li assumono hanno un rischio ancora più elevato di sviluppare infezioni urinarie.
Neuropatia
Come abbiamo visto, una diffusa complicanza del diabete è la neuropatia. Questo termine indica un danneggiamento dei nervi, che perdono sensibilità. Quando la neuropatia colpisce la vescica, possono verificarsi diversi disturbi. Spesso la prima conseguenza è che la sensazione di vescica piena non viene più avvertita come prima, quindi non si sente il bisogno di urinare e le minzioni diventano meno frequenti. Nel tempo la vescica, sempre troppo piena, aumenta di volume. Può comparire incontinenza e anche difficoltà a svuotare completamente la vescica, il che favorisce le infezioni urinarie.
Come difendersi?
Se soffri di diabete, dunque, come difenderti dalla cistite?
La prima e più importante regola è quella di porre grande attenzione a tenere la glicemia entro i limiti. Il rischio di cistite infatti (come quello delle altre complicanze del diabete) aumenta quanto più la glicemia è alta.
Oltre a seguire un’alimentazione corretta e assumere i farmaci che ti sono stati prescritti, non sottovalutare l’importanza di dormire a sufficienza e ridurre lo stress. È infatti provato che la carenza di sonno e gli episodi stressanti portano la glicemia fuori controllo. Anche alcuni micronutrienti aiutano a migliorare il controllo glicemico e possono essere assunti, a seconda della serietà della situazione, da soli oppure insieme ai farmaci quando questi non riescano ad ottenere risultati ottimali.
È molto importante anche fare attività fisica, moderata ma costante: ad esempio camminare un’ora al giorno a passo veloce. Questa semplice abitudine ottimizza l’utilizzo periferico dell’insulina e in caso di insulino-resistenza o pre-diabete, insieme a una corretta alimentazione, spesso è sufficiente per tenere la situazione sotto controllo.
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